Niente, è la risposta più frequente, perché ci vengono subito in mente grafici che puntano verso l’alto e professori davanti a una lavagna che parlano un linguaggio incomprensibile. Poi però, magari nella stessa giornata, andiamo su internet a cercare un regalo a poco prezzo, cerchiamo un lavoretto per l’estate o scambiamo con amici una cosa che non usiamo più con un’altra che ci piace. Ogni giorno facciamo moltissime scelte sulla base di quello che sappiamo di economia, ma appena si tratta di pensare al di fuori del nostro portafogli ci fermiamo: ALT, troppo difficile, ecco che ci tornano alla mente i grafici impossibili. Anche perché la TV e i giornali ci parlano sempre di PIL e di SPREAD, dicono allarmati che da loro dipendono la nostra sicurezza e il nostro benessere, ma non ci spiegano mai davvero cosa significano. Così alla fine del telegiornale delle otto ci sentiamo più preoccupati di prima perché ci hanno detto che la borsa di Milano questa settimana ha bruciato diciotto miliardi, che è un’immagine molto forte ma non ci aiuta a capire. Cosa c’entra con noi quel falò di banconote?